Racconto aternino: “Pescara amata con passione adriatica” di Pasqualino Cutolo, dedicato alla città di Pescara e a tutti i suoi abitanti.
Quella mattina di maggio, l’anziano scrittore, libero da impegni lavorativi, da buon osservatore decise di donare alla città di Pescara un racconto in cui si mostrava innamorato di questa città dell’Adriatico.
Lo sfondo del Gran Sasso, il fiume Pescara, le rondini volanti, i balconi fioriti, le coppiette innamorate e il profumo dei caffè e delle pasticcerie facevano della città del Vate un mosaico di impressioni pittoriche, di squarci fotografici, di dialoghi dialettali, ove un regista stile Flaiano avrebbe potuto girare tranquillamente il film “Pescara amata con passione adriatica” con didascalie in vernacolo pescarese, prese dal dialetto dei pescatori.
Così lo scrittore decise di mandare il suo racconto a una giornalista, solo per il piacere di donare un piccolo ritratto post-moderno di Pescara.