È uscito di recente in libreria Le spie del duce (Edizioni del Capricorno, 2020), l’ultimo libro dell’ambasciatore Domenico Vecchioni, uno studio approfondito e appassionante che, come si evince dal titolo, introduce storie di intelligence durante le dittature fascista e nazista, coinvolgendo i lettori nell’organizzazione spionistica attuata da Mussolini con il suo sistema di polizia e i suoi rituali tesi a preservare il regime. Queste affascinanti e significative pagine rivelano una dinamica rete di potere presentando una galleria di ritratti degli agenti segreti infiltrati, sotto varie coperture diplomatiche, in molti consolati e ambasciate per controllare i rifugiati politici e i loro collegamenti con l’Italia. Sono storie di segretezza, collusione e complicità che gettano nuova luce sul Ventennio mussoliniano e sulla “parabola dei suoi grandi gerarchi, gli splendori e le miserie dei suoi apparati politico-ideologici”.
Come dalla descrizione in quarta di copertina, l’opera presenta: “La storia di un’Italia avvolta dai mille tentacoli di una piovra informativa che tutto vede e su tutto riferisce. Una nazione tenuta in pugno dalle «polizie», più o meno segrete, di Mussolini: dalla polivalente Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN) alla famigerata Ceka di Amerigo Dúmini; dal sofisticato controllo politico esercitato da Arturo Bocchini sulla polizia, che opera per sventare i numerosi tentativi di attentato al duce, all’onnipresente e misteriosa OVRA; dal SIM (Servizio Informazioni Militare) alla rete dei diplomatici-spie attivi nell’identificare (e spesso eliminare) gli oppositori del regime che operano all’estero. E poi i protagonisti, i personaggi, le spie: Luca Osteria, Carmine Senise, Amerigo Dúmini, Arturo Bocchini, Carlo Del Re, Pitigrilli. La parabola dei grandi gerarchi, gli splendori e le miserie degli apparati politico-ideologici del fascismo: il lato nascosto (e spesso più efferato) del regime.”
È un libro rilevante da leggere per meglio comprendere la reale funzione delle agenzie italiane nel periodo tra l’ascesa di Benito Mussolini e il 1945.
Domenico Vecchioni, dopo la laurea in Scienze Politiche, ha vinto il concorso d’ingresso nella carriera diplomatica. Ha prestato servizio a Le Havre, Buenos Aires, Bruxelles (NATO) e a Strasburgo (Consiglio d’Europa). È stato console generale d’Italia a Nizza e a Madrid. Dal 2005 al 2009 è stato ambasciatore d’Italia a Cuba. Storico e saggista, ha collaborato a riviste di politica internazionale (Rivista di studi politici internazionali), di storia (Storia illustrata, Cronos, Rivista Marittima) e di intelligence (Gnosis, Intelligence e Storia top secret). Collabora con BBC History/Italia. Ha al suo attivo una trentina di opere divulgative e biografiche, tra cui: Richard Sorge, Kim Philby, Ana Belén Montes, Garbo e Storia degli agenti segreti dallo spionaggio all’intelligence. Per Edizioni del Capricorno ha pubblicato: Le dieci operazioni segrete che hanno cambiato la seconda guerra mondiale (2017) e Le dieci donne spia che hanno fatto la storia (2018).