È in libreria la recente pubblicazione di Anna Maria Giancarli A declinare il respiro del tempo. L’opera, recante in copertina l’immagine Metamorfosi di un acrilico su tela e vetro del compianto artista Ennio Di Vincenzo, è stata data alle stampe dalle Edizioni Mondo Nuovo, 2023, nella collana di poesia Liminaria diretta da Massimo Pamio, con una testimonianza di Dacia Maraini e la Prefazione di Elio Pecora. Entrambi i critici letterari evidenziano con profonda sensibilità la cifra stilistica della Giancarli. La Maraini così introduce la raccolta: “Conosco Anna Maria Giancarli da tanti anni. E ho letto via via le sue poesie che prendevano corpo, si nascondevano durante il terremoto e poi tornavano a fiorire nella ricostruzione e nella rinascita della sua città. Riconosco nel ritmo delle sue parole un cuore abruzzese, anzi aquilano, di roccia e di nuvole. Amarezze e dolcezze che si inseguono e si compensano”.
E Pecora, tra l’altro, scrive: “Versi e strofe brevi, versi distesi o spezzati come in una prosa fluente, ampie le cadenze, i toni ora accesi ora suadenti, e una lingua di affetti, di denunce, di pensieri per una più ampia consapevolezza fanno di questo libro un’opera compatta e ardita”.
La silloge è strutturata in sette emblematiche sezioni connotate dalla tessitura, anche sperimentale, di potenti versi nei quali, come in un flusso di coscienza, si avvicendano messaggi forti e molteplici stati d’animo attraversati dal dolore di un’assenza, dagli stupori e dalle inquietudini del vivere, quando ciò che sembrava eterno alla fine appare fragile e transitorio. Dalla dedica in esergo alla figlia Alessandra: “Sei nel mio cuore come un cielo stellato” e dall’incipit: “Appesa ad un sogno lenta/mente m’appare l’invisibile”, si dipana un percorso esistenziale, etico, lirico e sociale che si fa oggettivo oltre il tempo, per giungere all’esito di un “Poetare “licet”, allora, creando rime contro gli effetti collaterali del metaverso e plasmando dimensioni che conservino l’umano, per resistere ad ogni chimerica lusinga, mentre ancora ignoriamo i misteri degli stellati “multi/universi”.
Tra ombre e luci, l’Autrice rende partecipe il lettore del malum vitae che nutre la poesia, della sofferta ricerca di senso che permea la sua esistenza, aprendosi sempre in una significativa empatia verso l’altro da sé. Un libro da leggere.
Anna Maria Giancarli è nata a Roma e vive all’Aquila. Dopo una intensa attività politica, si è dedicata completamente alla scrittura, soprattutto poetica, e alla sua diffusione. Docente di scuola media, ha ricoperto diversi incarichi in istituzioni culturali. È presidente dell’Associazione culturale “Itinerari Armonici”, con la quale realizza iniziative multimediali, tra cui Poetronics (Poesia elettronica; 17 edizioni) e lapoesiamanifesta! (Giornata mondiale della poesia, 21 marzo). Ha curato per la casa editrice Tracce di Pescara la prestigiosa collana “Segni del suono”. Fondatrice e membro della giuria del Premio Letterario Internazionale di poesia “Città dell’Aquila” (alla sua XXIII edizione; intitolato alla scrittrice aquilana Laudomia Bonanni, per la quale ha curato la pubblicazione del volume Elzeviri nel 2007) e del Premio Letterario Nazionale “Scriveredonna” (alla XXVII edizione), è stata membro della giuria del Premio Penne; collabora con prestigiose riviste e centri culturali. Ha pubblicato dodici libri di poesia e due antologie di suoi testi tradotti nelle lingue romena e spagnola. Ha scritto numerosi saggi critici su raccolte di poesia di altre autrici e altri autori e su questioni letterarie. Suoi testi sono stati tradotti nelle lingue serba, inglese e russa. Ha curato nel 2007 la pubblicazione dell’antologia La poesia femminile in Italia per le edizioni Tracce di Pescara; nel 2010 dell’antologia La parola che ricostruisce – poeti italiani per L’Aquila, sempre per le edizioni Tracce di Pescara; nel 2012 dell’antologia La poesia luogo delle differenze, per le edizioni Marcus di Napoli; nel 2013 delle Ballate di Edoardo Sanguineti, per le edizioni Tracce di Pescara; nel 2017 dell’antologia al femminile Lingua di terra e di luna, per le edizioni Robin di Roma; nel 2019 La parola che ricostruisce – poeti italiani per L’Aquila a dieci anni dal terremoto, per Bertoni editore di Perugia. Presente in numerosissime antologie, in quotidiani e trasmissioni radiofoniche (tra cui «Zapping» Rai Radio1, «Raitre Suite», «Rai teche»), in riviste nazionali, con recensioni dei più autorevoli critici e scrittori contemporanei. Ha partecipato a numerosi reading, letture pubbliche, importanti manifestazioni e festival nazionali ed europei. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti nazionali. Suoi testi poetici sono stati utilizzati per composizioni musicali, eseguite più volte in pubblico.