Intervista esclusiva al musicista-compositore di fama internazionale Alexian Santino Spinelli, nominato dal Presidente Sergio Mattarella Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Musicista straordinario, docente universitario, scrittore, poeta e tanto altro, Santino Spinelli è un’eccellenza abruzzese nel mondo.
– Nonostante la pandemia sei riuscito a non fermare la tua attività artistica e culturale. È così?
– La pandemia ha cancellato tanti concerti, ha ridotto ma fortunatamente non ha fermato la mia attività e la mia produzione artistica.
– Quali sono i prossimi impegni?
– Il 4 aprile a Roma, al Teatro Argot Studio, ore 20.30, ci sarà il concerto ROMANÒ SIMCHÀ, la festa ebraica-rom con Enrico Fink, i solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e l’Alexian Group. Presentiamo il Cd omonimo prodotto da Officina della Cultura ed edito da Compagnie Nuove Indye (CNI) scaricabile gratuitamente dalle migliori piattaforme musicali.
– Poi?
– Il 5 aprile mattina terrò all’Università La Sapienza nell’Aula Magna di Lettere una lezione sul mondo rom e una performance musicale del Romanò Simchà assieme ad Enrico Fink, mio figlio Gennaro Spinelli e Massimo Ferri.
– Chi organizza?
– L”Università in collaborazione con l’Unione delle Comunità Romanès in Italia (UCRI), l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) e l’Unione dei Giovani Ebrei Italiani (UGEI).
– Sono anni che hai successo in tutta Europa con numerosi incarichi internazionali presso il Consiglio d’Europa, l’ERIAC l’istituto di Arte e Cultura Rom di Berlino, sei Ambasciatore dell’arte edella cultura romanì per l’International Romani Union (IRU), sei cittadino onorario di Laterza (Taranto) e tanti altri incarichi. Sei un vero e proprio monumento vivente del tuo popolo. Ci sono alt ri impegni o progetti rilevanti?
– Certamente si. Dopo l’importante successo del concerto Etnosinfonico tenuto presso il Teatro Fedele Fenaroli di Lanciano il 15 maggio del 2021 in occasione della commemorazione della Giornata dell’Orgoglio dei Rom e Sinti, l’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” (OSR), istituzione concertistica marchigiana di fama internazionale, riconosciuta dal MIC e dal MI per il costante apporto in ambito scolastico, ha inserito, all’interno della propria stagione concertistica Sinfonica 3.0, il secondo Concerto Etnosinfonico. L’evento si terrà venerdì 8 aprile 2022 alle ore 21.00 e si svolgerà presso il Teatro Sperimentale di Pesaro, di recente nominata “Città Creativa UNESCO” e Capitale della Cultura 2024 per il consistente ed incessante apporto in ambito musicale. L’8 aprile è la Giornata Mondiale dei Rom e Sinti e l’evento pesarese è dunque di portata internazionale con molti ospiti prestigiosi dall’Italia e dall’estero. Il concerto vedrà protagonisti la prestigiosa Orchestra Sinfonica Gioacchino Rossini, l’Alexian Group e i solisti dell’Orchestra Europea per la Pace. Un concerto etno-sinfonico con brani lirici cantati in lingua romani da un soprano e un tenore.
– Sarai solo o con i tuoi figli? So che sono valenti musicisti.
– Con i miei figli, Gennaro al violino in qualità di solista, Giulia al violoncello ed Evedise all’arpa, fresca laureata al Conservatorio di Pescara ma già con tanti concerti internazionali. La mia è una famiglia di rom italiani di antico insediamento. Il mio gruppo, l’Alexian Group, interagirà con i solisti dell’Orchestra Europea per la Pace e con l’Orchestra Sinfonica Rossini che sarà diretta dal M.o Nicola Russo.
– Altri impegni?
– Il 12 aprile con l’Alexian Group parteciperò a un festival internazionale di musica rom rappresentando l’Italia. È un evento importante che concluderà una 3 giorni di eventi con ambasciatori, il Primo Ministro croato e tante altre autorità. È organizzato dal mio fratello rom, vicepresidente del Parlamento croato, Veljko Kajtazi con l’organizzazione Kali Sara.
– La tua famiglia si è esibita al cospetto di Papi e di Capi di Stato e di Governo e nei luoghi istituzioni come il Palazzo del Consiglio d’Europa a Strasburgo, il Parlamento Europeo a Bruxelles e la Presidenza del Consiglio dei Ministri di Palazzo Chigi a Roma. Avete suonato all’Aula Magna del Rettorato dell’Università la Sapienza in occasione del 60.mo anniversario dei trattati di Roma oltre che nei più importanti teatri italiani ed europei. Cosa rappresenta il vostro concerto?
– Il concerto rappresenta un evento artistico e culturale originale e di grande spessore con musiche composte da me o attinte dalla tradizione. Vorrei sottolineare che il concerto dell’8 aprile con l’Orchestra Sinfonica Rossini segna il passaggio storico della musica rom dal folklore al sinfonismo dopo 600 anni di presenza delle comunità romanès in Europa e in Italia. Il concerto è un viaggio suggestivo in cui vengono rievocate attraverso suoni e parole le radici profonde di un popolo millenario caratterizzato da prismatiche sfumature culturali.
– Quali sono i sostenitori di questo importante evento?
– Sostengono l’evento: Meeting delle Etichette Indipendenti (MEI), NOVAGRO di Lanciano di Francesco Pace, Accademia dei sensi di Napoli, Federazione Italiana Circoli Cinematografici (FICC), Logos Cultura di Pescara, Anpi di Lecce, Gli amici per UNESCO di Galatina, Unione delle Comunità Romanès in Italia (UCRI).