Musica Rom etno-sinfonica per Papa Francesco. L’Alexian Group di Santino Spinelli e l’Orchestra Europea per la Pace diretta dal M° Antonio Cericola saranno i protagonisti del Grande concerto di chiusura al Mei 2017 dedicato a Papa Francesco in visita in Romagna.
Domenica 1° ottobre a Faenza in Piazza del Popolo, a partire dalle ore 15,00, l’Orchestra Europea per la Pace e l’Alexian Group si esibiranno in concerto per Papa Francesco. Alexian e l’Orchestra sono stati invitati in quanto portatori di un messaggio di pace e concordia tra i popoli europei, per un’Europa unita, solidale e senza discriminazioni. L’Orchestra Europea per la Pace è composta da musicisti di caratura internazionale e verrà diretta dal Maestro Antonio Cericola.
Verranno eseguite musiche Rom del compositore Alexian Santino Spinelli, che è anche esecutore, autore dei testi, delle musiche e degli arrangiamenti. Le orchestrazioni sono del M° Antonio Cericola. L’Alexian Group ha già avuto l’onore di incontrare Papa Giovanni Paolo II nel 1991, di eseguire il Murdevel per Papa Benedetto XVI a Bresso (Mi) nel 2012 (evento trasmesso su Rai 1 e in mondovisione), e per Papa Francesco sul sagrato di San Pietro nel 2014 e nella Sala Nervi in Vaticano nel 2015. L’Orchestra Europea per la Pace ha tenuto concerti in tutta Europa e in prestigiosi luoghi istituzionali a Bruxelles e a Strasburgo al Palazzo del Consiglio d’Europa.
La novità è che l’orchestra sinfonica non sovrasta l’ensemble etnico ma con esso interloquisce divenendone un’estensione suggestiva e prismatica.
La musica romanì non è assorbita dalla musica classica, ma al contrario l’Orchestra classica accompagna e s’integra nella musica romanì. Un rovesciamento originale superando regionalismi e folklorismi con una innovativa prospettiva musicale romanì etno-sinfonica a dimensione europea. Vengono rievocate attraverso i suoni, i ritmi e le parole le radici profonde di un popolo millenario caratterizzato dalle prismatiche sfumature e dalle intensissime emozioni. L’Europa, mosaico culturale, è anche un mosaico musicale e ogni popolo è custode di ritmi e di stili che si sono rinnovati attraverso i secoli. A questo ricco mosaico culturale europeo anche la popolazione romanì, originaria dell’India del Nord, ha dato il proprio apporto, con colori e forme distinti, dando così un prezioso contributo all’arte europea.
Ricordiamo che il popolo Rom rappresenta la prima minoranza etnica in Europa costituito da oltre 12.000.000 di persone ma nel contempo è la più discriminata.
Il concerto rappresenta un evento artistico e culturale originale e di grande spessore in cui sarà proposta musica Rom con canti in lingua romanì composti da Alexian Santino Spinelli, rom abruzzese appartenente ad una delle famiglie di più antico insediamento in Italia. Fin dal Rinascimento i Rom, girando di piazza in piazza e di castello in castello, hanno influenzato i musicisti colti apportando novità ritmiche e musicali oltre che strumentali. Ma è soprattutto in epoca Romantica, nel momento in cui si affermano i concetti di nazione, radici culturali, folklore locale, libertà etc. che i grandi compositori, come Listz, Brahms, Schubert e più tardi Dvorak, Mussoskj, Ravel, Debussy, Bartok, Stravinskj, oggi Goran Bregovic, hanno attinto a piene mani dalla tradizione musicale romanì; in questi concerti la musica romanì non sarà assorbita dalla musica classica, ma al contrario l’orchestra sinfonica accompagnerà e si integrerà nella musica romanì. In molti paesi la cultura romanì è entrata a far parte del folklore locale, spesso il folklore di quei paesi si identifica con la cultura o l’arte romanì: il flamenco in Spagna, i violinisti ungheresi, i cymbalisti romeni, la musica in Russia e nei Paesi della ex Jugoslavia. Alcuni generi musicali derivano dai Rom come la Czardas e il Verbunkos, ma anche tanta musica balcanica oltre che il jazz manouches, che è il vero jazz europeo, il cui precursore è stato il leggendario manouche Django Reinhardt.