Arriva il Natale, la festa più bella dell’anno per chi crede nel mistero della Natività. Sono, questi, giorni di doni, di shopping, di vacanze, di luminarie e tappeti rossi davanti ai negozi, di lauti pranzi e cene. E tanta gente riempie carrelli di generi alimentari e oggetti superflui nei centri commerciali. Quasi tutti i locali esibiscono alberi decorati e le strade, crisi economica permettendo, sono piene di persone alla ricerca di “pensierini”. Ma, nel vero spirito natalizio, come non fermarsi in una chiesa a visitare un presepe, nella suggestione di un coro in sottofondo! E liberarsi la mente dalle preoccupazioni per ritrovare, nell’armonia di un canto, osservando le figurine, la cometa, i re magi, le pecore, tutto lo stupore dell’infanzia. Quando si recitavano i rosari, la sera, nelle case di paese intorno al camino e tutta la comunità celebrava il Natale nelle messe di mezzanotte, nella speranza recuperata dopo le guerre, le persecuzioni, la fame.
Nell’espressione dei valori, della semplicità, della purezza di un presepe, un pensiero va alle mense dei poveri, alle corsie degli ammalati, alla solitudine delle prigioni, alla lontananza delle persone care, alle perdite irreparabili. Ma anche alla speranza della fine dei conflitti, delle malattie, della povertà assoluta. La notte magica della Natività è un sogno fatto da svegli, un rifiuto alla rassegnazione, un richiamo alle coscienze, un invito a non avere paura. E, forse, soffermandosi ad osservarla, ci si sentirà un po’ più sollevati, più liberi.
I migliori Auguri di Buon Natale a tutti dalla redazione di Logos Cultura!