Si terrà venerdì 5 aprile alle ore 19, presso il Circolo degli Esteri, Lungotevere dell’Acqua Acetosa, 42 a Roma, la presentazione del libro di Domenico Vecchioni “Le dieci DONNE SPIA che hanno fatto la storia”, pubblicato dalle Edizioni del Capricorno. Introduce Luigi Maria Vignali, Presidente del Circolo degli Esteri. Intervengono Marco Ventura, giornalista e autore televisivo, Antonella Colonna Vilasi, scrittrice, Francesca Manenti, Senior Analyst del Ce.S.I. Dialoga con l’autore Fabio Camillacci, giornalista e conduttore di Radio Cusano Campus.
Domenico Vecchioni, già ambasciatore italiano a Cuba, storico dell’Intelligence e membro onorario dell’Istituto di Ricerca di Economia e Politica Internazionale (Irepi), in questa nuova ed eccezionale opera approfondisce, con avvincente e documentata capacità, eventi dello spionaggio legato al rapporto di genere.
Come si evince dalla sinossi, l’opera propone: “Il ritratto, avvincente e documentato di dieci donne spia che hanno fatto la storia. Alcune hanno ispirato film e romanzi, altre sono rimaste nell’ombra, con una esistenza straordinaria da scoprire tra le pagine di questo libro. Tutti conoscono Mata Hari, danzatrice, avventuriera e spia, destinata a scivolare sul terreno del doppio gioco. Ma la bella olandese non è l’unica donna ad aver meritato un posto nella storia dello spionaggio: sono da ricordare anche Gertude Bell, archeologa britannica che insieme a Lawrence d’Arabia operò in Medio Oriente e contribuì alla ‘creazione’ dell’Iraq; la temibile e misteriosa Fraülein Doktor, al secolo Elsbeth Schragmüller, implacabile istruttrice di spie nella Germania delle due guerre mondiali; la principessa indiana Noor Inayat Khan, che nella Francia occupata dai nazisti lavorò come operatore radio SOE in supporto alla Resistenza; la Venere Nera Joséphine Baker, che allo scoppio della seconda guerra mondiale senza alcuna esitazione si mise al servizio della Francia, la sua patria di adozione. E ancora, quanti conoscono la figura di Virginia Hall, la ‘signora che zoppica’, spia del SOE e poi dell’OSS che divenne l’ossessione di Klaus Barbie (il famigerato boia di Lione), che non riusciva a capire come una donna, per di più con una gamba di legno, potesse tenere in scacco i servizi di sicurezza nazisti? E infine, per arrivare ai giorni nostri, lasciano a bocca aperta l’incredibile storia di Ana Belén Montes, che per anni dal suo ufficio nel cuore dell’intelligence statunitense, svolse attività di spionaggio per Cuba; e quella di Anna Chapman, conosciuta come Anna la Rossa, spia negli USA per conto di Putin, scoperta, arrestata e rimpatriata in Russia, dov’è ora una vera e propria star dei rotocalchi. Donne che, nel bene e nel male, sono state straordinarie: capaci di emergere in un settore dominato dagli uomini grazie alla loro tenacia, all’intelligenza, alla forza di volontà e all’astuzia.